L’albero dei libri è arrivato alla scuola primaria Cesarotti di Padova nelle classi seconda e terza.
La seconda è una bellissima classe numerosa e vivace. I bambini hanno scritto tante storie da condividere con i compagni e poi da appendere all’albero dei libri. Con i personaggi inventati dalla loro fantasia ho giocato (mi sono davvero divertita!) a ricucire una storia da regalare a loro e soprattutto al loro albero ghiotto di racconti.
Ecco la storia:
C’era una volta un parco. Su un grande prato del nostro parco vivevano alcuni alberi assai speciali: c’era l’albero strano (Edoardo), l’albero di mele (Jaxin), l’albero di Parole(Damiano) e un albero delle parole (Pietro V.) di una specie dalle foglie tenaci che non volevano staccarsi neanche in autunno. C’era anche un albero dei libri, un albero dei cuoricini (Elena) e un albero dai frutti buonissimi (Carlo C.) che tutti staccavano a merenda.
Un giorno l’albero di mele disse all’albero di cuoricini: “Lo sai che ieri è passato di qua un signore con la sua auto matta (Eliseo)? Mi ha raccontato di aver visto alla riserva dello zingaro (Pietro R.) un albero delle bici.” (Anna)
-”Ahahah! Ma sei impazzito? Le auto mica possono transitare per i parchi!”.
-”Appunto per quello ti ho detto che si trattava di una macchina matta! Pensa che ha sbattuto il suo conducente contro un palo!”.
-”Va bene, ma non esistono alberi che fruttificano biciclette!”
-”Ti dico di sì: i bambini le prendono per fare dei giri e poi le riappendono ai rami. All’inizio i bambini sono rimasti impalati a bocca aperta (Sabin), ma poi si sono abituati.Un po’ come succede con il nostro amico albero dei libri; la sai la sua storia, vero?”.
“Sì, quella storia è famosa; pensa che la conosce pure la scopa della befana Genoveffa(Camilla) che non ascolta mai nessuno!” .
-”A proposito di oggetti volanti, lo sai che ieri mentre i bambini giocavano su un prato è planato un libro volante che raccontava un sacco di storie? (Leo) L’ho visto sul libro internet (Donato) dove ho studiato anche il quarzo ametista!”
-”Fammi ridere, internet è sul computer e non sui libri. Io lo so perché il delfino di nome Dino con il suo amico il cagnolino Magia (Anna V.) che amano mangiare gelati e giocare al computer sanno tutto di quelle cose tecnologiche e sui gusti dei coni del chiosco”.
“Anche il bambino che ha fatto la ricerca su internet e ha scoperto il nome del melo è stato bravo!”. (Gloria)
-”Ok, ti credo e non voglio sbuffare o fare smorfie altrimenti ci scappa una piccola lite”. (Tommaso)
-”Se vuoi, ti racconto una storia vera e bella: i due pesci del laghetto sono felicissimi perché sono arrivate le uova!”. (Francesca)
La conversazione fu interrotta da un bambino seduto sotto l’albero dei cuoricini ad ascoltare.
-”Davvero vi piacciono i libri?” chiese il ragazzo con una frusta in mano (Takuro) e proseguì: “Io leggo tutte le sere prima di dormire e adesso sto giocando all’archeologo delle piramidi egizie; per questo porto la frusta, per scacciare i predoni e salvare lo scrigno del tesoro!”.
-”Bravo ragazzo, continua così! Leggere ti farà divertire e ti farà compagnia.” Risposero felici in coro gli alberi.
-”Grazie amici alberi. Visto che siete così simpatici vi racconterò anch’io una storia sui libri: sapete che esiste un libro gigante che ogni volta che qualcuno lo legge si ingrandisce sempre più!?” (Bianca).
-”No, sapevamo solo che la pancia di un topo ghiotto di formaggio era cresciuta fino a scoppiare (Davide) e che Babbo Natale ha una renna dal naso luminoso. (Ginevra)Nessun’altra informazione riservata.”.
-”Amici alberi, vi saluto.Ora devo andare a casa del leone ghiotto di pizze (Sandro), per guardare alla televisione un film giallo: “Omicidio sulla Torre Eiffel”. (Leonardo L.)
-”Ciao amico!”
-”Ciao amici alberi, state sereni tra un po’ l’uomo delle nuvole (Alessio) aprirà i rubinetti e farà piovere una pioggerellina dissetante per voi… E’ l’ultimo segreto che vi confido oggi. Addio!”.
-”A presto!”.
I bambini della terza “Cesarotti” sono dei veri esperti di alberi e nel gruppo spiccano dei veri e propri artisti.
Hanno decorato il loro albero con tocchi originali e hanno scritto delle belle storie. Anche per loro ho provato a ricucire una storia che comprendesse tutti i personaggi da loro inventati.
C’era una volta in una montagna del regno freddo (Rocco) un bambino di nome James(Dave) che andava a scuola insieme al suo amico Giulio(Sara). James era sempre in ritardo, ma per fortuna c’era Giulio a salvarlo dalle sgridate della mamma e della maestra . I due amici avevano stabilito un patto: tutte le mattine Giulio suonava il campanello di casa di James per due volte consecutive come segnale in codice per riconoscersi e per evitare di cadere negli scherzi delle tre pesti (Emma). Le tre pesti erano i proprietari di Zampy, un negozio di toelettatura per cani. Davanti alle vetrine di Zampy spesso sostava incantata una bambina di nome Lucia che desiderava tanto avere un cagnolino (Juana) e ammirava gli animali sognando ad occhi aperti il giorno in cui il suo papà sarebbe rientrato a casa con un cucciolo tutto per lei.
Una mattina Giulio e James videro un cespuglio muoversi, si avvicinarono e scoprirono un coniglio che subito fuggì a zampe levate. I ragazzi lo rincorsero e giunsero davanti ad un albero di ghiaccio dove una bambina e suo fratello (Brian )stavano osservando gli schieramenti dei cavalieri Blu del Leone e dei cavalieri Rossi del Drago (Tommaso) catapultati lì dal Regno Caldo della principessa Fuxia (Rocco) attraverso il vortice multicolor insieme a cinque astronauti (Livio) più uno (Glycel).
Tutti erano estasiati dalla bellezza dell’albero di ghiaccio e ammirarono il capo Pierino, maestro dell’arte del combattimento, quando improvvisò una danza scatenata insieme alla farfalla ballerina di break dance (Nicolò). Arrivarono lì anche Tri(Gianmarco)e il suo amico Messi (Michele)dal loro allenamento di calcio dove avevano imparato la mossa speciale mega e avevano visto la registrazione di una partita Barcellona – Juventus (Luca). Con un gran nuvolone di polvere arrivò pure il nonno di Tri dall’antico Egitto, uno scienziato che si spostava nelle diverse ere grazie ad una macchina per viaggiare nel tempo (Nicola). Il nonnino scienziato davanti a tante genti così diverse che si divertivano insieme al ritmo della musica disse (cercando di imitare l’eloquio giovanile): “Ragazzi siete dei grandi!!! Ho visto e raccolto meraviglie in tutti i luoghi del mondo e in tutti i tempi, ma mai avevo assistito ad una festa così speciale!”.