GIOCHIAMO CON TITO E LIVIA, I NOSTRI AMICI DI 2000 ANNI FA…

Per trascorre insieme qualche minuto delle vostre giornate casalinghe, abbiamo pensato di parlare di come giocavano e passavano il loro tempo libero, i bambini e le bambine che hanno vissuto 2000 anni fa, in età romana.

Saranno una serie di appuntamenti durante i quali vi raccontiamo aneddoti e curiosità sulla vita quotidiana di Tito e Livia e della loro famiglia, coinvolgendovi in giochi e attività pratiche da fare a casa. Vi inviamo noi tutto il materiale necessario, voi dovete solo ascoltarci e divertirvi con i nostri laboratori e le nostre storie!

Siete pronti per il primo appuntamento? Il titolo del video che troverai su fb o su youtube

1° video sui GIOCHI IN ETA’ ROMANA

https://youtu.be/Y7yJ2rHNTUE è LA BULLA E LA LUNULA. Conosceremo i nostri amici, la loro famiglia, vedremo la loro casa e parleremo di cosa succedeva in famiglia quando nasceva un bambino o una bambino in età romana.

Qui sotto troverai i materiali che puoi stampare e utilizzare: colora e ritaglia la tua bulla e la tua lunula, crea con la tua famiglia la rappresentazione della Festa del Nome. BUON DIVERTIMENTO!

LA BULLA E LA LUNULA da STAMPARE
LA FESTA DEL NOME da STAMPARE
LA BULLA E LA LUNULA da STAMPARE
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FAMU 2018 DOMENICA 14 OTTOBRE

Anche quest’anno ARC.A.DIA aderisce all’iniziativa nazionale FAMIGLIE AL MUSEO -FAMU 2018!!!

Proponiamo il seguente itinerario archeologico:

PICCOLO MA PREZIOSO: “Un appassionante percorso tra le sale romane alla ricerca di piccoli oggetti che accompagnavano bambini, donne, uomini nel lungo viaggio nell’aldilà …”, con piccolo laboratorio finale sui riti funerari di età romana.

Il percorso di visita e il piccolo laboratorio si svolgeranno nelle sale romane.  

ETA’: dai 6 anni ai 12 anni

Numero max: 25

Orario: 16-18

Durata 2 ore

Costo : € 5 pro-capite (adulti e bambini) + € 1 ingresso al Museo

Mail info e prenotazioni: arcadiadidattica@gmail.com

 

 

IL MUSEO SIAMO NOI…LABORATORI INTERCULTURALI ALL’ARCELLA

ARC.A.DIA ha ottenuto un finanziamento dal Comune di Padova, per il bando LA CITTA’ DELLE IDEE! Siamo molto contenti perchè avremo l’occasione di realizzare, con le famiglie di tutto il mondo che vivono nel quartiere più interculturale della città di Padova: l’Arcella, una serie di divertenti laboratori adatti a tutte le età.

La realtà territoriale e sociale dell’Arcella è molto diversificata e vivace. Il quartiere è abitato da molte famiglie provenienti da numerosi paesi ed ha un potenziale culturale da far emergere e valorizzare. Ci sono comunità di persone provenienti dall ‘Africa, dall’India, Bangladesh nonché paesi orientali come la Cina o dell’Europa dell’est. Le scuole hanno il maggior numero di bambini di nazionalità straniera o nati in Italia, ma da famiglie di origine non italiana.

Il nostro progetto: IL MUSEO SIAMO NOI,  prende spunto dalle esperienze già realizzate da ARC.A.DIA  negli anni scorsi nei quartieri della città (“IL MUSEO VA NEI QUARTIERI” e “UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO” nella scuola primaria Salvo d’Acquisto e Rosmini, IV ist. comprensivo)  che hanno riscosso un ottimo successo.  In esso vogliamo sintetizzare e sviluppare le attività sperimentate in parte, coinvolgendo non solo i bambini ma anche le famiglie e gli adulti. Partiamo dal presupposto che ogni oggetto o opera d’arte “parla”, racconta sempre qualcosa della persona che lo ha ideato, usato, costruito, creato, comunicando “pezzi” di vita quotidiana, facendoci immaginare parole, gesti, azioni. Possiamo quindi partire dagli oggetti antichi o da opere d’arte per raccontare, attraverso la conoscenza e il confronto, elementi della nostra vita, delle nostre abitudini, delle nostre tradizioni, del nostro paese e di paesi lontani, di tempi passati e di tempi vicini, di culture preziose a noi sconosciute.

A partire dai reperti archeologici e opere d’arte custodite nei Musei Civici di Padova e  dalla Cappella degli Scrovegni, verranno realizzati laboratori di archeologia, arte e laboratori creativi che avranno come obiettivo quello di trattare temi culturali e sociali su argomenti legati al viaggio, all’interazione, alle religioni e ai riti, alle tradizioni alimentari e quotidiane nel mondo antico e contemporaneo e in ambito interculturale. Il reperto o il quadro, o l’affresco proposto saranno degli spunti, delle occasioni per conoscere meglio  la nostra realtà culturale antica e presente, confrontandola con realtà analoghe antiche e presenti di altri paesi del mondo, attraverso le testimonianze delle persone coinvolte nel laboratorio.

Nostro obiettivo è coinvolgere le famiglie e i bambini residenti nel quartiere ARCELLA, ma anche di tutta la città, invitandoli a partecipare ai laboratori che verranno effettuati, con appuntamenti fissi presso la sala messa a disposizione dal Q.2. Questi momenti di conoscenza reciproca potrebbero essere utili a creare un rapporto di rispetto, a far cadere la diffidenza causata soprattutto dalla mancanza di comunicazione.

Durante il laboratorio si documenteranno le diverse esperienze culturali messe tra loro a confronto e si costruirà un “diario-guida” delle testimonianze espresse dai partecipanti sui temi proposti.

Momento finale sarà l’obiettivo comune di costruire insieme il  “nostro museo interculturale”, portando un oggetto che parli di se stesso e della propria famiglia, del paese di origine, oppure un elaborato realizzato appositamente con parole, disegni, racconti di esperienze su un tema prescelto, trattato durante il laboratorio.

 

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“L’emozione di scoprire un mondo ricco e bello intorno a me. 
Connessioni tra passato e presente, viaggiando nello spazio 
interculturale dell’Arcella”. 
Realizzeremo insieme a tutte le persone coinvolte 5 divertenti Laboratori gratuiti, adatti a tutte le età!
CALENDARIO LABORATORI 
29 settembre presentazione dei laboratori;
6 ottobre “I riti della vita” La nascita, il matrimonio, e il viaggio nell’aldilà: i diversi riti nella vita di una persona nel mondo antico (Museo archeologico)
20 ottobre “Feste e cibi” I Banchetti, le feste tradizionali e gli oggetti per la tavola nella Padova del 1700 (Museo Palazzo Zuckermann) ;

3 novembre “Lingua e comunicazione, dalla stele di Ostiala Gallenia come simbolo di una integrazione in corso tra antichi Veneti e antichi Romani agli affreschi di Giotto, l’arte come comunicazione, le immagini ci raccontano.… (Museo archeologico e Cappella degli Scrovegni)

17 novembre “Il viaggio “. La dimensione del Viaggio alla scoperta del mondo:  BELZONI l’esploratore padovano;

1 dicembre “Colori e stoffe”. Le stoffe, i colori, le mode nel tempo: un viaggio tra velluti, broccati, pizzi e merletti in Pinacoteca…

15 DICEMBRE FESTA E MOSTRA

DOVE: SALA CONSILIARE QUARTIERE 2, ARCELLA, VIA CURZOLA 15
QUANDO: DALLE 16 ALLE 18
CHI: BAMBINI, RAGAZZI, ADULTI

INFO E PRENOTAZIONI
3336799660; 3397866957
arcadiadidattica@gmail.com
arcadiadidattica.wordpress.com

I LABORATORI SONO GRATUITI
Bando LA CITTA’ DELLE IDEE Comune di Padova

 

 

28/31 MAGGIO MOSTRA DI “UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO”

 

Abbiamo terminato il nostro progetto interculturale, nelle scuole primarie Salvo d’acquisto e Rosmini (IV ist. Comprensivo), dal titolo “UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO”. E’ stata un’esperienza veramente impegnativa e  importante, ha coinvolto più di 200 famiglie del quartiere Arcella, che hanno partecipato con entusiasmo e curiosità.

I bambini hanno portato oggetti e storie da tanti paesi del mondo (più di 20!), con loro e le loro famiglie abbiamo vissuto momenti di condivisione profonda e divertente! Tutti sono stati protagonisti della loro storia, della loro identità, italiani e non italiani, tutti uguali nel racconto delle proprie vite familiari, tutti fieri della loro lingua e dei loro dialetti.
Con le insegnanti delle classi 4, con le quali avevamo 2 anni fa sperimentato il progetto pilota nel 2016 https://arcadiadidattica.wordpress.com/un-museo-grande-come-il-mondo-per-un-museo-partecipato/, abbiamo approfondito il tema delle lingue, della comunicazione, dei codici e abbiamo creato LA “STELE DI ARCELLETTA” che sarà visibile nella Mostra, con più di 20 lingue scritte.
Bravissime e molto partecipi tutte le insegnanti che hanno colto con entusiasmo il significato profondo del progetto che va diritto al cuore…
La Mostra degli oggetti si terrà da LUNEDì 28 A GIOVEDì 31 MAGGIO presso l’Aula Magna del liceo artistico G. Valle, dalle ore 16,00 alle 17,30.
Nei pomeriggi di MERCOLEDI’ 30 e GIOVEDI’ 31 abbiamo organizzato laboratori interculturali con le realtà associative e cooperative della città (i mediatori culturali della Coop Orizzonti, Muyumba dell’ass. Faraja ). Sarà presente con i suoi bei libri sul tema intercultura comunicazione integrazione la libreria Limerick dell’Arcella.
VENITE! VI ASPETTIAMO!!
ASS. ARC.A.DIA
3336799660

DOMENICA 11 FEBBRAIO CARNEVALE A PALAZZO ZUCKERMANN

 

Per la iniziativa DOMENICA AL MUSEO, Incontri per famiglie ai MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI, vi ricordiamo che DOMENICA 11 FEBBRAIO,  alle ore 16.00, l’associazione ARC.A.DIA vi aspetta a Palazzo Zuckermann per “CARNEVALE A PALAZZO!”, in compagnia della Dama in verde….

Un invito più unico che raro, per entrare con la Dama in Verde nel mondo degli scherzi e delle maschere veneziane. A Padova come a Venezia il Carnevale è una festa molto sentita. All’interno del Museo di Atri Applicate e Decorative, a Palazzo Zuckermann, scopriamo con una Dama del ‘700 alcuni segreti e pettegolezzi su questa festa, assieme a tante curiosità mai svelate prima (i mobili del palazzo, la musica, i bicchieri in vetro, i piatti in argento, i vestiti usati dagli uomini e dalle donne in occasione della festa, i loro ricami, i pizzi e i merletti, i gioielli).

Alla fine la Dama Verde vi aiuterà a fare la vostra maschera per il vostro Canevale. Cogliete l’invito, la faste a Palazzo e la Dama vi attendono per divertirci tutti insieme!!

Quando:  ORE 16. Appuntamento ore 15,45 alla biglietteria dei Musei Civici agli Eremitani, Piazza Eremitani 8.

Costi: € 1 ingresso ai Musei

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: arcadiadidattica@gmail.com ; 3336799660

il programma completo lo trovate su padovacultura.it 

UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO AL CONVEGNO DI PIACENZA 21-23 OTTOBRE 2016

E’ stata proprio una bella esperienza partecipare al XIX convegno nazionale dei Centri interculturali: “VIVERE INSIEME IN PARI DIGNITA’, le sfide del presente, le pratiche e i luoghi della con-cittadinanza”, organizzato a Piacenza 21-23 ottobre 2016.

La presentazione del nostro progetto, UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO,  è stata richiesta dalla d.ssa Graziella Favaro,  direttore  della rivista:  “Sesamo. Didattica interculturale” nonchè “mente” del Convegno, che ci ha conosciuto attraverso il nostro blog. Molto calorosa è stata l’accoglienza da parte degli organizzatori del Comune di Piacenza e siamo state “estasiate” dalla ottima cena etnica offerta nella stupenda Galleria di Arte Moderna Ricci Oddi.  E’ molto emozionante mangiare couscous tra le opere di Giovanni Boldini e Medardo Rosso!!!

Il nostro intervento è stato inserito nella sessione 3, dal titolo:  Vivere insieme nei luoghi e nella città di tutti. Come fare in modo che bambini, adolescenti, adulti sentano e vivano il territorio e la città come bene comune e di tutti? Nella sessione vengono presentati progetti e proposte che vanno nella direzione della partecipazione e della cittadinanza attiva e dello scambio interculturale positivo ed efficace.

Introduce: Massimo Conte – Codici Ricerche e Intervento, Milano 
Coordina: Laura Vento, Centro Interculturale di Torino
Comunicazioni ed esperienze:
Andrea Facchini, Regione Emilia Romagna, Investire nella diversità: il progetto della rete regionale dei Centri Interculturali
Antonella Nanni e Valentina Rettore, associazione Arcadia e scuola primaria Salvo d’Acquisto di Padova, Un museo grande come il  mondo. Scoprire le differenze a partire dagli oggetti di qui e d’altrove
Milena Angius e Annita Veneri, Associazione BVA, Milano, Le parole della cittadinanza:
accoglienza, riconoscimento, diritti
Karima Ben Salah, Centro Interculturale di Torino, Torino è casa mia: passeggiate interculturali
Chiara Castignoli, Centro Belleville Piacenza, Radici e ali: Spazio Belleville, luogo di incontro tra
età e culture per una città plurale
Antonella Arioli, università Cattolica e CPIA di Mantova, Il ruolo delle donne migranti per un progetto di inclusione

Erano presenti tanti operatori (insegnanti, operatori didattici, sociologi, ….)  che si occupano di intercultura, provenienti da tutta l’Italia e, contemporaneamente alla nostra,   si sono svolte altre sessioni teoriche e laboratori pratici, creando un eccezionale momento di condivisione e sinergia. Il nostro progetto ha suscitato molto interesse e curiosità, ha emozionato e anche commosso… Molti sono stati positivamente colpiti dal connubio Archeologia+sociologia, per lo sviluppo di un’attività esperienziale sull’inclusione…

Ecco un piccolo stralcio del nostro intervento (a breve verranno pubblicati gli Atti del Convegno):

[….] Per l’archeologo l’oggetto è uno degli obiettivi fondamentali della sua ricerca, attraverso di esso si racconta la storia del passato. Dietro all’oggetto, al reperto ritrovato, l’archeologo deve quindi immaginare la persona e la sua storia, interpretarne gli usi e i gesti, le parole e i movimenti, il contesto e la situazione che sono ad esso strettamente connessi. L’oggetto inanimato diventa quindi “animato”, nel senso che contiene l’anima della persona / delle persone che lo hanno utilizzato.

Per me quindi ogni oggetto “parla”, e in ogni oggetto cerco di sentire la “voce” del suo proprietario e capirne la sua storia. Restiamo molto sorpresi quando in contesti domestici o funerari di qualsiasi scavo archeologico, troviamo oggetti ad esempio che provengono dall’Oriente, dall’Africa, da terre remote, per loro dobbiamo quindi immaginare viaggi, spostamenti, commerci, rapporti “internazionali”, legami affettivi lontani, avventure lungo il mare e lungo strade terrene. Al reperto archeologico sono legate le persone che non ci possono attualmente parlare, ma che ci comunicano ancora qualcosa attraverso il loro “messaggero” che ha superato invisibili confini spaziali e temporali.

Adesso veniamo noi…

Ciò che è stato ideato nel nostro progetto UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO, segue la stessa filosofia , ma qui l’oggetto è inteso in maniera differente, più profonda e l’obiettivo scientifico di di ricostruzione della storia diventa anche un obiettivo sociale di conoscenza, condivisione, rapporto, legame affettivo, integrazione e partecipazione della propria storia con quella dell’altro.

Ai bambini della scuola primaria SALVO D’ACQUISTO di Padova,  è stata data l’opportunità di raccontare loro stessi e la loro famiglia attraverso cose materiali e immateriali (canzoni, poesie, racconti, ….) della loro casa, dando loro anche l’opportunità di studiarle come reperti e documentarle scientificamente, costruendo il catalogo delle loro storie. Ognuno di loro attraverso il suo lavoro: di ricerca, descrizione, documentazione e allestimento ha partecipato alla costruzione del Museo delle loro vite, coinvolgendo ogni visitatore nella narrazione delle storie vissute da ogni famiglia, italiana o straniera. Una costruzione di storie create attraverso il confronto paritario, il rapporto uguale per tutti: oggetto/persona.

IL MUSEO PARTECIPATO ALLA SCUOLA PRIMARIA SALVO D’ACQUISTO

Il progetto pilota UN MUSEO GRANDE COME IL MONDO si è concluso con la bellissima mostra allestita nella scuola primaria SALVO D’ACQUISTO, quartiere Arcella. E’ stato un meraviglioso percorso durato quasi un anno scolastico che ha visto coinvolti più di 50 bambini e le loro famiglie, che con le loro storie raccontate dagli oggetti, sono riuscite a costruire un rapporto di intensa condivisione e complicità.

Il momento della visita al museo, accompagnata e descritta dagli stessi bambini che hanno costruito tutto il percorso, è stato molto impegnativo, emozionante e di grande coinvolgimento, tanto da stimolare molti bambini delle altre classi, entrati come semplici visitatori, a portare il giorno dopo oggetti delle loro famiglie, analoghi a quelli allestiti nella Mostra, dicendo: “anche io ce l’ho a casa!! …”. E’questo il Museo partecipato: la narrazione e ricostruzione della propria storia per la crescita culturale di tutti.

L’allestimento dei numerosi oggetti, tutti di intimo significato per la storia della famiglia (dalle scarpe per salto in alto, al picchetto della tenda, alla bibbia etiope, alla fotografia del bisnonno, …) , è stato realizzato dividendoli in classi tematiche, descritti da brevi didascalie.  Elemento fondamentale per la comprensione degli oggetti presenti è stato il   CATALOGO DEL MUSEO, che con i video rappresenta la memoria del progetto, costruito dagli stessi bambini, con foto, disegni e descrizioni anche in lingua originaria.

“Pezzi forte” del percorso sono stati i numerosi vestiti portati, resi visibili su appendiabiti suddivisi per continente: ASIA, AFRICA, EUROPA  e accompagnati da didascalie che riportavano il loro nome in lingua originaria e l’uso nel paese di riferimento;  la postazione OLFATTIVA con le erbe aromatiche e spezie usate nelle cucine del mondo…

Durante il percorso, in posizioni appartate, due postazioni video sempre funzionanti,  con i video e le fotografie montate,  delle interviste ai genitori e di tutti i momenti vissuti dai bambini durante la realizzazione del progetto.

E’stato un vero successone!! tante le persone che lo hanno visitato e che hanno riportato nel registro delle firme da noi sistemato al termine del percorso, numerose frasi di elogio e di commovente partecipazione.

grazie a tutti!! e grazie anche al giornalista Felice Paduano che ha scritto un bellissimo articolo sul giornale IL MATTINO di Padova….

 

L’albero dei libri alla scuola dell’infanzia di Pontelongo

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Ciao ragazzi, sono tanto felice perché ho incontrato i bambini della scuola dell’infanzia Antonio Galvan di Pontelongo e mi hanno raccontato tante storie bellissime e hanno preparato per me foglie, fiori, frutta, uccelli, scoiattoli, coccinelle, farfalle e persino qualche bruco!

La scuola dell’infanzia di Pontelongo è bellissima: un edificio in centro storico con grandi spazi a misura di bambino. I bambini sono stati entusiasti di fare la mia conoscenza e io a Pontelongo mi trovo proprio bene!

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L’albero dei libri alla scuola primaria Cesarotti di Padova

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L’albero dei libri è arrivato alla scuola primaria Cesarotti di Padova nelle classi seconda e terza.

La seconda è una bellissima classe numerosa e vivace. I bambini hanno scritto tante storie da condividere con i compagni e poi da appendere all’albero dei libri. Con i personaggi inventati dalla loro fantasia ho giocato (mi sono davvero divertita!) a ricucire una storia da regalare a loro e soprattutto al loro albero ghiotto di racconti.

Ecco la storia:

C’era una volta un parco. Su un grande prato del nostro parco vivevano alcuni alberi assai speciali: c’era l’albero strano (Edoardo), l’albero di mele (Jaxin), l’albero di Parole(Damiano) e un albero delle parole (Pietro V.) di una specie dalle foglie tenaci che non volevano staccarsi neanche in autunno. C’era anche un albero dei libri, un albero dei cuoricini (Elena) e un albero dai frutti buonissimi (Carlo C.) che tutti staccavano a merenda.

Un giorno l’albero di mele disse all’albero di cuoricini: “Lo sai che ieri è passato di qua un signore con la sua auto matta (Eliseo)? Mi ha raccontato di aver visto alla riserva dello zingaro (Pietro R.) un albero delle bici.” (Anna)

-”Ahahah! Ma sei impazzito? Le auto mica possono transitare per i parchi!”.

-”Appunto per quello ti ho detto che si trattava di una macchina matta! Pensa che ha sbattuto il suo conducente contro un palo!”.

-”Va bene, ma non esistono alberi che fruttificano biciclette!”

-”Ti dico di sì: i bambini le prendono per fare dei giri e poi le riappendono ai rami. All’inizio i bambini sono rimasti impalati a bocca aperta (Sabin), ma poi si sono abituati.Un po’ come succede con il nostro amico albero dei libri; la sai la sua storia, vero?”.

“Sì, quella storia è famosa; pensa che la conosce pure la scopa della befana Genoveffa(Camilla) che non ascolta mai nessuno!” .

-”A proposito di oggetti volanti, lo sai che ieri mentre i bambini giocavano su un prato è planato un libro volante che raccontava un sacco di storie? (Leo) L’ho visto sul libro internet (Donato) dove ho studiato anche il quarzo ametista!”

-”Fammi ridere, internet è sul computer e non sui libri. Io lo so perché il delfino di nome Dino con il suo amico il cagnolino Magia (Anna V.) che amano mangiare gelati e giocare al computer sanno tutto di quelle cose tecnologiche e sui gusti dei coni del chiosco”.

“Anche il bambino che ha fatto la ricerca su internet e ha scoperto il nome del melo è stato bravo!”. (Gloria)

-”Ok, ti credo e non voglio sbuffare o fare smorfie altrimenti ci scappa una piccola lite”. (Tommaso)

-”Se vuoi, ti racconto una storia vera e bella: i due pesci del laghetto sono felicissimi perché sono arrivate le uova!”. (Francesca)

La conversazione fu interrotta da un bambino seduto sotto l’albero dei cuoricini ad ascoltare.

-”Davvero vi piacciono i libri?” chiese il ragazzo con una frusta in mano (Takuro) e proseguì: “Io leggo tutte le sere prima di dormire e adesso sto giocando all’archeologo delle piramidi egizie; per questo porto la frusta, per scacciare i predoni e salvare lo scrigno del tesoro!”.

-”Bravo ragazzo, continua così! Leggere ti farà divertire e ti farà compagnia.” Risposero felici in coro gli alberi.

-”Grazie amici alberi. Visto che siete così simpatici vi racconterò anch’io una storia sui libri: sapete che esiste un libro gigante che ogni volta che qualcuno lo legge si ingrandisce sempre più!?” (Bianca).

-”No, sapevamo solo che la pancia di un topo ghiotto di formaggio era cresciuta fino a scoppiare (Davide) e che Babbo Natale ha una renna dal naso luminoso. (Ginevra)Nessun’altra informazione riservata.”.

-”Amici alberi, vi saluto.Ora devo andare a casa del leone ghiotto di pizze (Sandro), per guardare alla televisione un film giallo: “Omicidio sulla Torre Eiffel”. (Leonardo L.)

-”Ciao amico!”

-”Ciao amici alberi, state sereni tra un po’ l’uomo delle nuvole (Alessio) aprirà i rubinetti e farà piovere una pioggerellina dissetante per voi… E’ l’ultimo segreto che vi confido oggi. Addio!”.

-”A presto!”.

 

I bambini della terza “Cesarotti” sono dei veri esperti di alberi e nel gruppo spiccano dei veri e propri artisti.

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Hanno decorato il loro albero con tocchi originali e hanno scritto delle belle storie. Anche per loro ho provato a ricucire una storia che comprendesse tutti i personaggi da loro inventati.

C’era una volta in una montagna del regno freddo (Roccoun bambino di nome James(Dave) che andava a scuola insieme al suo amico Giulio(Sara). James era sempre in ritardo, ma per fortuna c’era Giulio a salvarlo dalle sgridate della mamma e della maestra . I due amici avevano stabilito un patto: tutte le mattine Giulio suonava il campanello di casa di James per due volte consecutive come segnale in codice per riconoscersi e per evitare di cadere negli scherzi delle tre pesti (Emma). Le tre pesti erano i proprietari di Zampy, un negozio di toelettatura per cani. Davanti alle vetrine di Zampy spesso sostava incantata una bambina di nome Lucia che desiderava tanto avere un cagnolino (Juana) e ammirava gli animali sognando ad occhi aperti il giorno in cui il suo papà sarebbe rientrato a casa con un cucciolo tutto per lei.

Una mattina Giulio e James videro un cespuglio muoversi, si avvicinarono e scoprirono un coniglio che subito fuggì a zampe levate. I ragazzi lo rincorsero e giunsero davanti ad un albero di ghiaccio dove una bambina e suo fratello (Brian )stavano osservando gli schieramenti dei cavalieri Blu del Leone e dei cavalieri Rossi del Drago (Tommasocatapultati lì dal Regno Caldo della principessa Fuxia (Roccoattraverso il vortice multicolor insieme a cinque astronauti (Liviopiù uno (Glycel).

Tutti erano estasiati dalla bellezza dell’albero di ghiaccio e ammirarono il capo Pierino, maestro dell’arte del combattimento, quando improvvisò una danza scatenata insieme alla farfalla ballerina di break dance (Nicolò). Arrivarono lì anche Tri(Gianmarco)e il suo amico Messi (Michele)dal loro allenamento di calcio dove avevano imparato la mossa speciale mega e avevano visto la registrazione di una partita Barcellona – Juventus (Luca). Con un gran nuvolone di polvere arrivò pure il nonno di Tri dall’antico Egitto, uno scienziato che si spostava nelle diverse ere grazie ad una macchina per viaggiare nel tempo (Nicola). Il nonnino scienziato davanti a tante genti così diverse che si divertivano insieme al ritmo della musica disse (cercando di imitare l’eloquio giovanile): “Ragazzi siete dei grandi!!! Ho visto e raccolto meraviglie in tutti i luoghi del mondo e in tutti i tempi, ma mai avevo assistito ad una festa così speciale!”.